Genere |
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Thuretella F. Schmitz, 1889: 452 Talli eretti mucillaginosi collegati al substrato tramite
un ridotto disco basale da cui si dipartono assi principali evidenti
e densamente ramificati con ramificazioni laterali anche di 3°
ordine inserite con un andamento irregolarmente radiale. La struttura
è uniassiale ed all'estremità distale delle cellule
subcilindriche del filamento assiale si inserisce un verticillo
di 4(5) fascicoli che nel loro insieme originano una
zona corticale non consolidata e conferiscono un aspetto anulato
agli assi principali ed alle ramificazioni laterali. I singoli
fascicoli sono costituiti da filamenti con cellule di dimensioni
progressivamente decrescenti; quella basale mostra una ramificazione
pseudotricotoma o pseudoquadricotoma mentre le ramificazioni
successive risultano pseudodicotome e terminano con cellule apicali
ovoidi, piriformi o subsferiche. Dalle cellule più interne
dei fascicoli si dipartono sottili filamenti rizoidali discendenti
variamente ramificati ed addossati al filamento assiale a formare
una sorta di corticazione più o meno sviluppata. Il genere
è monotipico e solo i gametofiti dioici sono conosciuti
per cui è probabile che la specie presenti un ciclo biologico
eteromorfo con tetrasporofito microscopico non ancora individuato.
Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti
sono prodotte dalle cellule apicali e subapicali dei fascicoli
corticali e risultano isolate o riunite in corte catene di 2-3
cellule da ognuna delle quali si separano 1-4 spermatocisti.
Nel gametofito femminile la cellula supporto, localizzata all'estremità
prossimale del fascicolo corticale, produce sia un ramo carpogoniale
di 3(4) cellule che un ramulo di 2(3) cellule la cui cellula
basale assume il ruolo di cellula ausiliaria. Dopo la fecondazione
il carpogonio si fonde direttamente con la cellula ausiliaria
o vi trasferisce il nucleo diploide tramite un corto filamento
di connessione; successivamente la cellula ausiliaria separa
due cellule iniziali del gonimoblasto che a maturità risulta
globoso od anche bilobato, con carposporocisti piriformi protette
da filamenti involucrali prodotti dalle cellule dei fascicoli
prossime alla cellula di supporto. |